PROBLEMI E ANSIA DA SEPARAZIONE NEL CANE - Fido e fede

PROBLEMI DA SEPARAZIONE

PROBLEMI DA SEPARAZIONE

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Problemi e ansia da separazione: cosa fare se quando lasciamo il nostro cane in casa da solo distrugge oggetti, piange, sporca o si fa del male.

Il mio cane quando è a casa da solo distrugge le cose, piange e abbaia incessantemente, sporca o si fa del male. Uno o più di questi atteggiamenti potrebbero significare che il cane ha un problema di separazione. Questi tipi di comportamenti possono rendere difficile la convivenza con Fido, da una parte trovare la casa distrutta, magari dover rendere conto ai vicini del rumore e, soprattutto, ogni volta che è ora di lasciare il nostro amico solo si ha la consapevolezza che di li a poco soffrirà. Questa necessità di “fare qualcosa” è infatti sinonimo di un malessere che puó sfociare in una forma patologica di cosiddetta ansia da separazione. Alla base di un problema di separazione serve quindi capire le cause per distinguere uno “stato d’animo” da una “patologia” e per capire come risolverla.

LE CAUSE DEI PROBLEMI DA SEPARAZIONE
Le motivazioni che spingono un cane a non restare tranquillo quando è solo possono essere diverse e sono estremamente variabili a seconda del singolo caso; i problemi da separazione possono in generale essere causati da:
iper attaccamento nei confronti del proprietario, questo “sentimento” è sinonimo di una fragilità del cane, che senza la persona di riferimento a cui si è legato in modo eccessivo si sente vulnerabile ed insicuro
un trauma subito dal cane quando era da solo, che gli rende difficile restare di nuovo solo e ha come conseguenza una vera e propria paura
ansia anticipatoria, ovvero un’anticipazione emotiva legata all’aspettativa di qualcosa che accadrà (molto negativa o molto positiva)
una gestione non corretta del cane, un cane annoiato o frustrato potrebbe avere bisogno di modificare la propria routine in presenza del proprietario o restare solo per meno tempo

LA PREVENZIONE COME MIGLIORE SOLUZIONE
Come spesso accade la prima soluzione utile è la prevenzione, iniziando fin da subito ad abituare gradualmente il cane a restare da solo, meglio se fin da cucciolo. Le sessioni si possono iniziare quando siamo in casa con lui: le prime volte basta lasciarlo pochi secondi da solo, spostandoci in un’altra stanza quando è tranquillo e rientrando prima che dia segnali di stress. In questo modo il cane inizierà a capire che quanto accade è normale. Una volta iniziata questa routine, allungheremo sempre di più i tempi creando delle situazioni ad hoc fino ad uscire dalla porta di casa per rientrare dopo qualche minuto.

Per facilitare l’uscita possiamo iniziare a limitare le nostre interazioni con il cane circa venti minuti prima di uscire: non giochiamo con lui, non coccoliamolo troppo, non portiamolo fuori e non andiamocene di corsa, ma lasciamolo in una situazione di calma.

Al momento di uscire possiamo dargli un osso finto, un kong riempito con un po di cibo, un gioco da mordere, in modo da tenerlo impegnato i primi minuti e lasciarlo in uno stato di tranquillità.

AL RITORNO SALUTIAMO IL CANE CON DISCREZIONE
Quando poi torniamo se il cane si agita possiamo fargli una piccola carezza per rassicurarlo senza esagerare nelle effusioni, per fargli capire che siete felici anche voi di vederlo e che tutto è a posto. Molti esperti suggeriscono addirittura di ignorare il cane per i primi 10 minuti, soprattutto se il cane ha fatto danni.

QUANDO CI SONO I SINTOMI
Se notiamo che il nostro cane si agita quando non ci siamo, per prima cosa valutiamo quanto tempo sta da solo e che tipo di vita conduce e rivolgiamoci subito a un esperto. In ogni caso servirà fare una valutazione completa della situazione per capire le cause che possono aver scatenato la problematica e trovare il percorso personalizzato per farlo stare meglio.